Non esiste un unico studio scientifico che confermi l’importanza di fare attenzione, nel bambino in età prescolare, a certi segnali che possono considerarsi prime manifestazioni di un successivo Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) in età scolare. Non ne esiste uno, perché ne esistono vari, di studi accreditati, che si concentrano sull’importanza, una volta individuata una difficoltà associabile a un DSA, di avviare tempestivamente un percorso di potenziamento.
La diagnosi di un DSA
Un DSA è un disturbo associato alle abilità di scrittura, lettura, calcolo matematico. Va da sé, quindi, a rigor di logica, che un bambino con sospetto DSA non può essere diagnosticato prima di possedere tali abilità specifiche. Infatti, un bambino può essere diagnosticato per sospetto DSA con test standardizzati e un team apposito di specialisti medici solo a partire dalla fine del secondo anno della scuola primaria. È possibile però individuare dei sintomi di sospetto DSA prima della scuola dell’obbligo, e proporre, di conseguenza, programmi di intervento riabilitativo ad hoc. Lo dice la ricerca.
Uno studio Malese sulle abilità motorie nei bambini
Nel 2019 è stato pubblicato un interessante studio malese sul Journal Sains Kesihatan Malaysia, a cura della studiosa Nur Sakinah. L’indagine parte dal presupposto che i bambini con dislessia spesso hanno difficoltà di coordinazione motoria – sintomo non legato alla lettura e scrittura o al calcolo matematico. E aggiunge che, il più delle volte, non si fa molta attenzione a questa carenza nelle abilità motorie nei bambini al di sotto dei 6 anni. Lo studio aveva l’obiettivo di:
determinare le abilità motorie in bambini con dislessia;
mettere a confronto tali abilità in 82 bambini di diverse età: più grandi (11-17 anni, con dislessia) e più piccoli (4-10 anni, di cui quelli di 4 anni con difficoltà motorie, classificate in base a una serie di test appositi).
Lo studio ha trovato che:
i bambini più piccoli hanno capacità di coordinamento corporeo più basse, in maniera significativa, se paragonati ai bambini più grandi;
i bambini più grandi dimostrano di avere livelli più alti di abilità motorie generali.
I risultati di questo studio suggeriscono l’importanza di un programma di intervento precoce per potenziare le abilità motorie nei bambini più piccoli. Naturalmente, lo studio stesso suggerisce la necessità di ulteriori studi, svolti soprattutto in periodi di tempo più lunghi.
La ricerca scientifica in Olanda: ecco i risultati
In Olanda esiste il “Dutch Dyslexia Programme”, dedicato ai programmi di intervento precoce nei bambini con sospetto DSA. In sostanza, questo programma parte da questi presupposti e domande:
esiste la possibilità che la dislessia sia trasmessa geneticamente (per esempio, da un genitore ai figli o a un figlio);
dunque, i figli di un genitore con DSA, hanno più probabilità di sviluppare un DSA;
prima che imparino a leggere e scrivere, questi bambini vengono sottoposti a dei percorsi di potenziamento di alcune abilità necessarie per imparare a leggere e scrivere: per esempio, essere consapevoli dei suoni della loro lingua e sapere associare un suono alla lettera corrispondente;
In pratica: questi trattamenti possono essere efficaci, nel prevenire la manifestazione di un DSA nei bambini, non appena questi bambini imparano a leggere e scrivere? Senza entrare in complessi dettagli scientifici, possiamo rispondere con un bel SÌ.
In aggiunta, lo studioso Araya van der Leij ha raccolto una serie di indagini scientifiche olandesi relative a programmi di intervento precoce nei bambini con sospetto DSA, e i risultati suggeriscono che:
gli interventi di riabilitazione dovrebbero iniziare già con bambini in età prescolare, dopo aver individuato i fattori di rischio legati ai DSA;
tali interventi dovrebbero essere adattati a ogni singolo bambino e ai suoi bisogni educativi, nel lungo termine.
Il tutto tenendo sempre bene a mente che la dislessia è una questione complessa, legata a vari fattori, e che ogni bambino con sospetto DSA, come i bambini già diagnosticati, è un caso a sé.
Paperbox Health: startup torinese in prima linea
In tale ottica operano anche le professioniste sanitarie della startup torinese Paperbox, che si occupa di salute pediatrica. Sono logopediste ed esperte cognitiviste e psicologhe specializzate nei DSA, che seguono bambini con sospetto DSA già dai 5 anni, in sessioni online di potenziamento o teleriabilitazione incentrate sulle esigenze specifiche di ogni bambino (puoi prenotare un consulto qui). A questo, Paperbox aggiunge il prodotto all’avanguardia, primo nel suo campo, il videogioco di prescreening DINO, creato proprio per individuare i fattori di rischio legati alla dislessia già nei bambini dai 5 anni.
Scritto da Verusca Costenaro - verusca.costenaro@gmail.com
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